Il Decreto Legislativo 209/2024 che apporta modifiche significative al Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) è in vigore immediatamente dal 1° gennaio 2025. Emanato con l’obiettivo di velocizzare la spesa e semplificare le procedure, comporta per gli operatori l’onere di aggiornarsi ed adeguarsi in tempi strettissimi, con poco spazio per gli approfondimenti, prima della sua operatività.
Gli interventi si concentrano su dieci temi prioritari per migliorare la funzionalità del sistema: Equo compenso; Tutele lavoristiche; Digitalizzazione; Qualificazione delle stazioni appaltanti; Revisione prezzi; Consorzi; Tutela della Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMIP); Fase esecutiva del contratto di appalto; Partenariato pubblico privato; Collegi Consultivi Tecnici (CCT).
Di seguito il quadro delle principali novità contenute nei 97 articoli:
Disciplina del CCNL (art. 11 e Allegato I.01): obbligo per le stazioni appaltanti di indicare nei documenti di gara il CCNL applicabile al personale impiegato e possibilità di valutare l’equivalenza con altri CCNL proposti dai concorrenti.
Nomina del RUP (art. 15): possibilità di designare il Responsabile Unico del Procedimento tra funzionari di altre amministrazioni in caso di carenza di personale qualificato.
Tempistiche di gara (art. 17): obbligo di pubblicare i bandi entro tre mesi dall’approvazione del progetto (prorogabili di un mese per circostanze eccezionali).
Riduzione dello stand-still (art. 18): per gli appalti sopra soglia, il periodo di stand-still viene ridotto da 35 a 32 giorni.
Equo compenso (art. 41 e Allegato I.13): riduzione dei corrispettivi fino al 20% per servizi di ingegneria e architettura in affidamenti diretti; nelle gare, il 65% dell’importo base viene stabilito come prezzo fisso e il restante 35% può essere soggetto a ribasso.
Incentivi estesi ai dirigenti (art. 45): estensione del riconoscimento degli incentivi anche ai dirigenti, aumentando del 15% i limiti per chi utilizza metodi di gestione digitale.
Procedure sotto-soglia (art. 49 e art. 50): la deroga al principio di rotazione richiede la valutazione della qualità delle prestazioni precedenti. Inoltre, per le procedure negoziate, è obbligatoria la pubblicazione di una consultazione sul sito della stazione appaltante.
Revisione prezzi (art. 60 e Allegato II.2-bis): la revisione scatta per variazioni superiori al 3% del valore complessivo per lavori e al 5% per servizi e forniture, applicando rispettivamente il 90% e l’80% della parte eccedente.
Consorzi (art. 67): i requisiti tecnici e finanziari per gli appalti di servizi e forniture possono essere calcolati cumulativamente per il consorzio, anche quando detenuti dalle singole imprese consorziate.
Accordo di collaborazione (art. 82-bis e Allegato II.6-bis): introdotta una nuova figura contrattuale per disciplinare modalità e obiettivi di reciproca collaborazione tra le parti coinvolte, finalizzata alla prevenzione di rischi e risoluzione di controversie.
Malfunzionamenti tecnici (art. 99, comma 3-bis): in caso di problemi con piattaforme o banche dati, è possibile procedere all’aggiudicazione previa autocertificazione dei requisiti da parte dell’offerente.
Eliminazione del rating di impresa (art. 109): soppresso a causa delle criticità legate alla libera circolazione e concorrenza, evitando vantaggi indebiti a grandi operatori.
Penali e premi (art. 126): introdotte penali più severe per ritardi e premi di accelerazione per i lavori conclusi in anticipo, con possibilità di estensione a servizi e forniture.
Subappalto (art. 119): Obbligo di stipulare almeno il 20% delle prestazioni subappaltabili con PMI, con possibilità di clausole di revisione prezzi.
Varianti in corso d’opera (art. 120): specificati i casi di “circostanze imprevedibili” che giustificano modifiche durante l’esecuzione del contratto.
Settori speciali e partenariati (artt. 193 e 215): rafforzate norme su garanzie, collaudi e partenariati pubblico-privati per migliorare la trasparenza e la pubblicità dei progetti.
Le nuove regole richiedono anche un rafforzamento delle competenze interne per sfruttare appieno le opportunità introdotte. La capacità di rispettare i tempi, applicare le nuove norme e promuovere la sostenibilità diventerà un elemento cruciale per il successo dei progetti futuri.
Ioletta Pannocchia, Direttrice Generale PROMO P.A. Fondazione
Sul tema i prossimi corsi proposti da Promo PA Fondazione:
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