Il 21 giugno 2019 a Roma, presso l’Istituto Superiore di Sanità, saranno presentati i risultati della ricerca “La gestione pubblico-privato in Sanità. Modelli di sperimentazioni ed innovazioni gestionali a confronto”. Condotta da Promo PA Fondazione e promossa dalla Clinica di Riabilitazione Toscana, diretta dall’Ing. Antonio Boncompagni.
La ricerca sulle politiche di innovazione amministrativa, prende spunto dalla necessità di avviare un nuovo dibattito sulle sperimentazioni ed innovazioni gestionali in sanità, introdotte agli inizi degli anni Novanta, e che oggi, dopo numerose esperienze, appaiono quasi “dimenticate”, sia negli studi che nelle politiche sanitarie.
Le sperimentazioni gestionali nascono come modello capace di sfruttare le conoscenze gestionali ed il know-how di partner privati che, coniugati con soggetti pubblici, contribuiscono all’erogazione di servizi sanitari di qualità in condizioni di efficienza, efficacia ed economicità. Nella loro concreta traduzione, si sono però caratterizzate per una elevata eterogeneità di soluzioni e scelte organizzative, con approcci differenti nelle diverse Regioni.
La ricerca colma un’esigenza conoscitiva dovuta alla frammentarietà di dati raccolti nella varie regioni, non omogenei e omologabili, restituendo un quadro aggiornato delle sperimentazioni gestionali: in Italia sono state attivate 57 Sperimentazioni Gestionali, di cui 44 hanno concluso la fase sperimentale e pertanto stanno svolgendo la loro attività a regime (stabilizzate). Le altre sono tutt’ora in corso di sperimentazione.
Un elemento fondamentale che emerge dall’analisi è come al momento sia assente un quadro nazionale sulle prospettive future di sviluppo delle sperimentazioni gestionali. Questa situazione è il frutto della regionalizzazione del sistema sanitario, dopo la riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, che ha condotto ad una decentralizzazione anche dei modelli utilizzati.
In un Sistema Sanitario ai limiti della sopravvivenza e in piena fase di riorganizzazione, in cui una gestione ottimizzante delle spese e dei costi è sempre più impellente, recuperare la complessità del tema delle sperimentazioni gestionali, stimolando il confronto con le Istituzioni sulla base dei dati raccolti da questa ricerca, potrebbe rilanciare un modello che in alcuni casi ha fornito risultati di eccellenza. Soprattutto potrebbe offrire una risposta efficace a due delle problematiche più emergenti, la gestione dei piccoli ospedali e le liste d’attesa.
L’elemento più interessante da un punto di vista dell’analisi è costituita infatti da un piccolo universo di soggetti tra loro eterogenei ma caratterizzati da un fattore comune: sulla spinta innovativa hanno saputo trasformare la sperimentazione in un modello di successo creando elementi di sinergia tra pubblico e privato, realizzando forme di gestione, che premiano l’efficienza ed il risultato, offrendo servizi di qualità. Questo universo è costituito da 14 soggetti gestori (4 Fondazioni; 6 Spa; 4 Srl), che nel complesso hanno avuto un valore di produzione di 382 milioni di euro ed un costo del personale di 187 milioni di euro durante l’esercizio 2017. Due di questi si trovano nella Regione Toscana.
I casi di studio che costituiscono buone prassi di prestazione sanitaria e di equilibrio nella gestione sono : la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma Onlus; l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione-ISMETT Srl IRCCS; Auxilium Vitae Volterra Spa.
Risulterebbe senz’altro utile stimolare una riflessione a livello nazionale, che conduca ad ipotizzare una cabina di regia in grado di indirizzare i diversi contesti regionali verso finalità strategiche comuni e riflettere sui risultati fin qui raggiunti, sulle opportunità di sviluppo per il futuro e sulle esperienze che, grazie a condizioni di equilibrio economico e finanziario, sono riuscite a creare istituti aziendali durevoli nel tempo.
Ioletta Pannocchia, Direttore Generale PROMO P.A. Fondazione