Cultura e creatività non solo come linguaggio e identità comune, ma anche come motore dell’innovazione: questa è stata la visione che ha guidato l’EIT, European Institute of Innovation and Technology, nella decisione di basare sulla creatività la creazione di una nuova KIC (Knowledge and Innovation Community).
L’EIT è un corpo indipendente dell’Unione Europea, creato nel 2008 per rafforzare la capacità di innovazione in Europa. È parte integrante di Horizon Europe, il programma europeo di ricerca e innovazione. La missione di EIT è stimolare l’innovazione in diversi campi a beneficio delle imprese, della ricerca scientifica e dei cittadini, allo scopo di ottenere la creazione di nuovi posti di lavoro e incoraggiare una crescita sostenibile per l’Europa. Per raggiungere questi obiettivi, EIT offre corsi di formazione, sostegno alle imprese allo scopo di stimolare l’innovazione, e porta avanti progetti di ricerca.
Inoltre, tramite apposite call for proposals, l’EIT finanzia, dal 2010, le Knowledge and Innovation Communties (KIC), delle partnership di larga scala composte da imprese, università e centri di ricerca affinché creino progetti innovativi in diversi campi. Il ruolo dell’EIT si limita alla decisione della strategia: le KIC ottengono successivamente finanziamenti e hanno libertà di movimento per portare a termine i risultati. Attualmente, si possono contare nove KIC, incentrate sui diversi campi: clima, digitalizzazione, energia, salute, materie prime, cibo, manifattura, mobilità urbana, cultura e creatività.
La scelta delle aree tematiche delle KIC ricade su situazioni che sono percepite attuali e d’impatto sulla vita dei cittadini, affinché il cambiamento da esse generato possa portare un contributo al benessere e alla crescita della società. L’ultima call, i cui risultati sono usciti il 23 giugno di quest’anno, si proponeva di premiare e finanziare un partenariato attivo nel settore della cultura e della creatività.
Negli ultimi tempi si è infatti avvertita la necessità di sostenere e valorizzare questi settori, visti non solo nel loro significato e nella loro funzione tradizionali, ma come elemento fondamentale per produrre innovazione e novità in tutti gli altri campi. Inoltre, il settore CCSI (Cultural and Creative Sectors and Industries) è stato uno di quelli colpiti più duramente dalla pandemia COVID-19; la creazione di una KIC su questi temi vuole dare un forte segnale di ripresa a questo settore.
La call, lanciata nell’ottobre 2021, ha premiato il progetto – Innovation by Creative Economy, proposto da un gruppo di 50 partner provenienti da 20 paesi europei, guidati dall’impresa tedesca Fraunhofer-Gesellschaft. Il gruppo ha già ricevuto un grant di 6 milioni di euro per prepararsi all’inizio delle attività.
Gli obiettivi che si sono posti si propongono di rendere il settore CCSI più moderno e innovativo, valorizzando le sue potenzialità di generare crescita e ulteriore innovazione. Il progetto prevede di investire in diversi settori: partendo dall’educazione, promuovendo un approccio multidisciplinare rivolto anche al mercato e al pensiero economico, passando per la creazione di prodotti e servizi sostenibili e legati alla tecnologia, e infine investendo nelle imprese attive nel settore. Per avere una copertura ampia del territorio europeo, il progetto prevede di mettere in funzione sei Co-Location Centres (CLCs), uno dei quali si troverà a Bologna. A partire dai prossimi mesi, le attività portate avanti da ICE potranno portare a interessanti opportunità e iniziative per chi lavora nel settore.
Per saperne di più, è possibile consultare il sito web dell’EIT.