Un aspetto spesso molto sottovalutato nell’attività di progettazione in riferimento ai programmi finanziati dall’Unione Europea è la variabile “T”, ovvero il tempo.
Il sistema e le metodologie da alcuni anni seguite da tutti i programmi (sia quelli a gestione diretta che indiretta) dell’UE sono pensati e costruiti per assicurare una valutazione su basi oggettive e la costruzione di un progetto che fin dall’inizio si configuri come un intervento pianificato per affrontare delle sfide complesse (gli obiettivi generali), alle quali viene data una risposta originale (gli obiettivi specifici), che sarà raggiunta attraverso alcune attività (le azioni), le quali saranno realizzate con l’apporto di risorse umane e finanziare quantificate (budget previsionale) che porteranno ad ottenere alcuni risultati (i risultati attesi) in un determinato periodo di tempo (che determina la durata del progetto).
Nella fase di programmazione di questo processo, quando viene individuato il bando che può fornire un apporto finanziario ad un nostro progetto, spesso viene sottovalutato il tempo che occorre per costruire una proposta che abbia buone possibilità di successo. Dalla succinta descrizione del percorso di programmazione si capisce subito la complessità del percorso al quale va poi aggiunto che il tutto deve essere condiviso da una molteplicità di partner – spesso di natura diversa che quindi operano con logiche ed interessi differenti -. Tutto ciò impone di avere a disposizione un tempo congruo a disposizione. Un lasso di tempo che quasi sempre non coincide con il tempo che intercorre tra la pubblicazione del bando al termine per la scadenza fissata per la presentazione delle proposte. Da qui l’importanza strategica di monitorare i lavori delle varie Direzioni Generali e Agenzie (per quanto riguarda i programmi a gestione diretta) e le amministrazioni (per i programmi a gestione indiretta) che governano i programmi. L’obiettivo è raccogliere informazioni sui contenuti e la tempistica dei prossimi bandi prima che essi saranno pubblicati.
Consci dell’importanza del fattore “T”, la Commissione Europea sempre di più ricorre ad una programmazione pluriannuale dell’uscita dei suoi bandi; si veda su tutti l’esempio di Horizon 2020 dove nel portale dei partecipanti (http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/index.html) vengono pubblicati i topics dei bandi che usciranno nell’arco di due anni. Oppure le anticipazioni del Programma LIFE (http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life.htm) o di Europa Creativa (http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe/funding_en).
Recentemente anche il Programma “Giustizia” ed il Programma "Diritti, uguaglianza, cittadinanza" hanno pubblicato l’elenco dei prossimi bandi in uscita (vedi rispettivamente: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/just/master_calls.html e http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/search/search_topics.html#c,topics=callStatus/t/Forthcoming/1/1/0/default-group&callStatus/t/Open/1/1/0/default-group&callStatus/t/Closed/0/1/0/default-group&callProgramme/sbg/REC/0/1/0&+identifier/desc) permettendo ai progettisti di iniziare già a studiare i documenti ed avviare il processo di progettazione necessario.
Il monitoraggio del team di Antenna Europa è finalizzato a raccogliere queste informazioni preliminari per diffondere ai partner e lettori, per non sottovalutare il fattore “T”.
Lo staff di Antenna Europa è disponibile, come sempre per approfondimenti e può essere contattato tramite mail (antennaeuropa@promopa.it), per telefono (0583/582783), via i canali social di PROMO Pa Fondazione, oppure visitando la sede di Lucca in Viale Luporini 37-57.
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