L’intesa del 4 febbraio al centro del convegno sulla “meritocrazia sostenibile”

 
L’intesa del 4 febbraio al centro del convegno sulla "meritocrazia sostenibile"
 

L’accordo del 4 febbraio non è la fine della contrattazione ma è di per se contrattazione.

È quanto affermato da Antonio Naddeo, Capo Dipartimento della Funzione Pubblica nel corso del convegno che la Provincia di Roma ha promosso con PROMO P.A. Fondazione per fare il punto sull’applicazione della riforma Brunetta nelle autonomie locali. Naddeo facendo riferimento all’intesa del 4 febbraio scorso fra Governo e (alcuni) sindacati per la regolazione del regime transitorio conseguente al blocco del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro nel pubblico impiego, ha sottolineato che l’intesa rimedia l’anomalia di dover applicare l’art. 19 della riforma senza quelle risorse che sarebbero potute derivare dai contratti. Questo non significa però che la riforma sia bloccata perché l’art. 19 si può, anzi, si deve applicare qualora si reperiscano risorse integrative.

Sull’atto di indirizzo all’Aran, che il governo si è impegnato a emanare a breve, il Direttore Generale dell’UPI Piero Antonelli ha anticipato che le autonomie chiederanno un incontro al Dipartimento per conoscerne i contenuti prima dell’invio all’Aran, così come ANCI e UPI rivendicheranno di dover esprimere un parere sulle modifiche in corso sul  D.Lgs. 150/09.

Sullo stato dell’arte dell’applicazione della riforma negli Enti Locali il Presidente della CIVIT Antonio Martone ha infine sottolineato che il sistema complessivamente è più avanti dell’Amministrazione Centrale (parte della quale si è singolarmente autoesclusa dalla applicazione), ricordando che il primo contratto collettivo nazionale dove si è parlato di valutazione è proprio quello degli Enti Locali.

 
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