Dopo l’Anno europeo del patrimonio culturale 2018

Durante l’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, oltre 6,2 milioni di persone hanno preso parte a oltre 11.700 eventi organizzati in 37 paesi. Per garantire che l’Anno europeo abbia un impatto duraturo oltre il 2018, la Commissione attraverso il Quadro europeo per il patrimonio culturale ha individuato 60 azioni relative alla promozione e alla tutela del patrimonio culturale nel lungo periodo.

Quadro europeo per il patrimonio culturale

Tra le azioni previste dal Quadro europeo per il patrimonio culturale, che si svilupperanno nel corso dei prossimi due anni, figurano:

  1. Il patrimonio culturale per un’Europa inclusiva: partecipazione e accesso per tutti
    Nel 2019 la Commissione europea avvierà il progetto #WeareEuropeForCulture, che finanzierà mostre pop-up in luoghi pubblici, mettendo in evidenza storie personali e oggetti collegati al patrimonio culturale. L’obiettivo è quello di raggiungere le persone che, nella vita di tutti i giorni, sono meno in contatto con il patrimonio culturale;
  2. Il patrimonio culturale per un’Europa sostenibile: soluzioni intelligenti per un futuro coeso e sostenibile
    La nuova iniziativa dell’UE “Capitale europea del turismo intelligente” premia il turismo intelligente e innovativo nelle città europee. Per il 2019 il titolo è andato a Helsinki e Lione. Il premio è volto a fornire una piattaforma grazie alla quale le città europee possano collaborare e condividere esempi di successo;
  3. Il patrimonio culturale per un’Europa resiliente: salvaguardare il patrimonio in pericolo
    Nel quadro del progetto iRESIST+, a partire dal 2019 il Centro comune di ricerca della Commissione svilupperà un nuovo approccio per l’adeguamento degli edifici storici esistenti allo scopo di contribuire a migliorarne la capacità di resistenza ai terremoti e l’efficienza energetica;
  4. Il patrimonio culturale per un’Europa innovativa: mobilitare la conoscenza e la ricerca
    L’UE continuerà a sostenere lo sviluppo di abilità e competenze specializzate per migliorare la gestione e il trasferimento delle conoscenze nel settore del patrimonio culturale, anche attraverso il programma Erasmus+. L’obiettivo è quello di individuare le competenze che rischiano di essere perdute, raccogliere dati statistici, definire profili professionali e sviluppare quadri per sensibilizzare e attirare i giovani verso occupazioni legate al patrimonio;
  5. Il patrimonio culturale per partenariati globali più forti: consolidare la cooperazione internazionale
    Nell’ambito del programma Orizzonte 2020, l’UE sta creando una rete internazionale per l’innovazione e la diplomazia in materia di patrimonio culturale. L’esperienza dell’UE aiuterà i paesi terzi nella tutela del patrimonio culturale attraverso attività di formazione e nel promuovere la creazione di soluzioni specifiche e innovative in varie regioni (paesi del vicinato dell’UE, America latina, Africa e Asia).

Curiosita’: scoprire punti d’interesse culturale attraverso una nuova app

La commissione ha presentato Cultural Gems, una piattaforma che si rivolge alle comunità locali nelle città e nei centri urbani per mettere in risalto i luoghi culturali meno noti, stimolando i turisti e gli abitanti del luogo a scoprire mete creative e culturali al di fuori dei circuiti abituali. L’applicazione, derivante dall’Osservatorio della cultura e della creatività urbana varato dalla Commissione nel 2017, offre una mappa interattiva di facile utilizzo che si concentra sulla cultura e sulla creatività, integrando aspetti di ludicizzazione per coinvolgere gli utenti. L’Osservatorio si avvale di dati quantitativi e qualitativi per valutare e mettere a confronto le prestazioni di 168 città in 30 paesi europei. L’Osservatorio e l’applicazione mobile sono stati entrambi sviluppati dal servizio scientifico interno della Commissione, il Centro comune di ricerca, per sostenere i responsabili politici locali nel favorire l’innovazione, la creazione di posti di lavoro e la coesione sociale a partire dalla cultura.

Prossimi passi: il piano di lavoro per la cultura 2019-2020

L’11 dicembre scorso, a Strasburgo, è stata inoltre adottata l’Agenda europea per la Cultura e il relativo piano d’azione, con l’obiettivo principale di concretizzare in iniziative e progetti concreti il seguito dell’EYCH.
Il piano di lavoro per la cultura 2019-2022 è considerato uno strumento strategico che fissa le priorità e definisce azioni concrete per affrontare il cambiamento digitale, la globalizzazione e la crescente diversificazione della società, nel settore della politica culturale. Per maggiori approfondimenti consulta la pagina.

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