Gaetano Scognamiglio, Presidente PROMO P.A. Fondazione
Complimenti al governo; il calendario è stato rispettato.
È un grande progetto, un'occasione da non perdere, per una riforma, che intenda tenere conto delle esigenze di cittadini e imprese che non sia autoreferenziale.
Legge 124/15: ventitrè articoli per quattordici deleghe.
Sono molte le tematiche sul tappeto che riguarderanno la futura vita lavorativa di funzionari e dirigenti pubblici: dai concorsi, al ruolo unico, alla lotta all’assenteismo.
Viene ampliato il sistema di valutazione della dirigenza pubblica, che potrà avere esclusivamente incarichi a tempo determinato per la durata di 4 anni (più due eventuali) ed ulteriori incarichi solo a seguito di espressa valutazione positiva.
Ricorrono sempre più parole un tempo erano completamente assenti dal lessico della PA, come “licenziamento” o “de-mansionamento”. Certamente un segno dei tempi che cambiano.
Tra “strette” e “sforbiciate” compare una “freedom”, la “freedom of information” come base per l’implementazione dei servizi on line, che fa il paio con la “svolta digitale”.
Detto questo, nel merito abbiamo già espresso alcune riserve.
Ci piacerebbe soprattutto che questa diventasse una riforma "per" e non “contro” la Pubblica Amministrazione, che va rimotivata e fatta ripartire con uno spirito nuovo.
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