Il 13 settembre, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha pronunciato il “Discorso sullo stato dell'Unione 2017”, presentando le priorità per l'anno prossimo e delineando la sua personale visione di come potrebbe evolvere l'Unione europea fino al 2025. Il Presidente ha presentato anche una tabella di marcia per un'Unione più unita, più forte e più democratica. Il testo completo del discorso ed una serie di altri strumenti informativi connessi sono disponibili nel sito web dedicato all’interno del servizio stampa dell’UE in tutte le lingue comunitarie (per la versione in italiano https://ec.europa.eu/commission/state-union-2017_it).
Naturalmente si tratta di una riflessione sui grandi temi per i quali Il discorso fa il punto dell'attuale situazione politica ed economica dell'Europa e individua le azioni per rivedere il lavoro svolto dall'UE nell'anno precedente e guardare alle priorità dell'anno venturo.
Riteniamo che chi intenda utilizzare i programmi di finanziamento dell’Unione Europea, non possa non conoscere anche questi aspetti che possono sembrare talvolta “distanti” dal lavoro quotidiano che svolgiamo e con prospettive nel medio-lungo termine. Tuttavia, questi elementi rappresentano le basi sulle quali saranno definite le priorità annuali che leggeremo nei bandi dei vari programmi. Nelle scorse settimane abbiamo già avuto modo di presentare le varie opportunità ed il programma di marcia legati all’anno europeo del patrimonio culturale (vedi: https://www.promopa.it/approfondimenti/1639-2018-anno-europeo-del-patrimonio-culturale.html) che di fatto traduce in azioni concrete le linee strategiche fissate congiuntamente dalla Commissione e dal Parlamento Europeo. E’ dunque logico aspettarsi che lacune (se non tutte ) le priorità indicate nel Discorso, troveranno un’attuazione nei vari programmi e/o che in alcuni casi si possa prevedere l’uscita di bandi e programmi ad hoc su una o più di queste tematiche.
Abbiamo quindi di fronte un’importante strumento di lavoro per sviluppare progetti ed idee in coerenza con la direzione politica che la Commissione intenderà seguire nei prossimi mesi.
Questi elementi, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sono strategici per una buona progettazione, e quindi in ultima analisi affinché le nostre proposte progettuali possano essere premiate.
Non ci resta che auguravi una buona lettura.
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