Criteri Ambientali Minimi: cosa sono e come applicarli

Uno sguardo sui CAM: cosa sono, perché sono importanti e come applicarli per ridurre gli impatti ambientali

A cura di Maria De Gregorio e Ilda Hidri, di Fondazione Ecosistemi

I Criteri Ambientali Minimi, conosciuti anche come CAM, sono soluzioni innovative per ridurre l’impronta ecologica degli acquisti e dell’attività. Si tratta di requisiti ambientali ed ecologici definiti dal Ministero dell’Ambiente volti ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti fornendo indicazioni per l’individuazione di soluzioni progettuali, prodotti o servizi migliori sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita.

In Italia i CAM sono obbligatori per la partecipazione a una gara di appalto. I criteri sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione. 

L’obbligo dei CAM garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma anche nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili e favorire l’economia circolare, rendendo le filiere più sostenibili. Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.

I Criteri Ambientali Minimi vanno inseriti in tutte le fasi del processo di acquisto di un bene, di un servizio o di un appalto per lavori, attraverso la costruzione del capitolato: nell’oggetto dell’appalto, nella selezione dei candidati, nelle specifiche tecniche e nelle clausole contrattuali e, infine, nei criteri di aggiudicazione. In tutta la documentazione sui «Criteri Ambientali Minimi» relativi alle categorie merceologiche per cui sono adottati i CAM, si trovano i criteri di base, che secondo il codice degli appalti pubblici, devono essere inseriti obbligatoriamente. In alcuni casi, nella prima parte ci sono anche dei criteri (relativi all’oggetto dell’appalto o alla selezione dei candidati) che in verità non sarebbero obbligatori. Al contrario, sono obbligatori quelli relativi a specifiche tecniche e clausole contrattuali.

Infine, abbiamo anche i criteri premianti che stabiliscono alcuni requisiti ambientali a cui attribuire un punteggio in fase di gara. Secondo l’art. 57 «…tali criteri, sono tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.”

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