A cura di Marta Lovato e Laura Greco | A Sud
“Le parole sono importanti” il celebre urlo di Nanni Moretti nel film Palombella Rossa è l’incipit che con l’aggiunta dell’aggettivo giuste descrive l’importanza di soffermarsi sui termini che nel progetto Ecologicamente Culturali (ECO) puntano ad evidenziare la vicinanza fra i temi della sostenibilità e l’attività degli enti culturali. Le parole sono infatti fra gli strumenti principali che le organizzazioni culturali utilizzano per raggiungere il proprio pubblico e per dialogare con esso e proprio da questo assunto ci si è mossi per strutturare l’incontro che inaugura le diverse edizioni del progetto ECO.
La necessità di un lessico condiviso
Gli enti culturali che oggi si avvicinano al mondo della sostenibilità lo fanno con diversi gradi di approfondimento e di professionalità anche in relazione alla propria dimensione, ma ciò che li accomuna tutti è la necessità di trovare un lessico che serva da congiunzione fra due sfere, quella dell’ambientalismo, dell’ecologia, più in generale della sostenibilità e quello della cultura nelle diverse accezioni attraverso cui questa può essere espressa (musica, teatro, audiovisivo, patrimonio culturale).
Grazie all’esperienza maturata nell’ambito del programma Cultura Sostenibile, A Sud ha progettato il Laboratorio Partecipato con l’obiettivo di stimolare gli enti partecipanti a ragionare su un glossario condiviso che ha l’obiettivo di far emergere come la cultura sia un potente strumento per veicolare i messaggi di una transizione giusta, ma anche per implementare comportamenti sostenibili in prima persona.
Il Glossario Ecologista
Costruendo sui risultati di un progetto molto più ampio, che di recente ha portato A Sud a organizzare il suo primo festival sul giornalismo d’inchiesta ambientale, Le Parole Giuste appunto, e a pubblicare il Glossario Ecologista, il laboratorio partecipato stimola le persone che partecipano alla formazione, attraverso l’utilizzo di strumenti di lavoro digitale condiviso (es. Mural, virtual rooms) e un confronto su una serie di termini che sono stati selezionati fra quelli più rilevanti per evidenziare il ruolo rivestito dalla cultura per la sostenibilità ambientale e condividere un orizzonte linguistico e quindi di pensiero sul tema.
I termini e le definizioni proposte
Intersezionalità
Prospettiva teorica e metodologica per cui ogni persona è contemporaneamente portatrice di privilegi e soggetta a oppressioni di diversa natura. In questa ottica le battaglie per i diritti e contro le discriminazioni sono intrinsecamente legate e vanno quindi considerate nel loro complesso; per esempio, non ha senso parlare di ecologia ignorando il movimento decoloniale o lottare per la parità di genere senza considerare l’aspetto delle discriminazioni economiche.
Giustizia Climatica
Quadro di riferimento per affrontare la responsabilità storica delle emissioni di CO2 e ridurre ulteriori danni climatici ed ecologici e al contempo movimento che cerca di correggere i sistemi di potere che continuano a estrarre, opprimere e danneggiare le persone e il pianeta. Evidenzia che gli effetti del cambiamento climatico sono distribuiti in modo disomogeneo a livello locale, nazionale e globale e che il nostro approccio alla questione ecologica sarà sempre incompleto e parziale se non prendiamo in considerazione le interconnessioni con le questioni economiche, politiche ed etiche legate a cause e impatti del cambiamento climatico.
Economia Circolare
In antitesi al modello economico lineare ‘take-make-dispose’ che presuppone l’accesso a quantità infinite di risorse ed energia, questa concezione limita in tutte le fasi l’apporto di materia ed energia in ingresso e minimizza scarti e perdite, prevenendo le esternalità ambientali negative e favorendo la realizzazione di nuovo valore sociale e territoriale. È un’economia progettata per auto-rigenerarsi. Questo rappresenta un approccio che le organizzazioni culturali conoscono bene, operando in un settore dalle risorse perennemente scarse e in cui la circolarità non solo dei saperi, ma anche delle risorse (intese anche come strumentali e materiali) è una condizione di sopravvivenza.
In ultimo, il laboratorio partecipato propone una duplice definizione di Cultura Sostenibile, andando a indagare due aspetti intrinsecamente legati :
Cultura della Sostenibilità, che vede la cultura come la base dell’identità, su cui si sviluppano storie, politiche e valori. Alimenta pratiche quotidiane, conoscenze e atteggiamenti che promuovono un certo stile di vita. In quest’ottica, la crisi climatica è profondamente culturale e richiede una conversione culturale per invertire la rotta.
Sostenibilità della Cultura, intesa qui come settore culturale, tramite espressivo della cultura come definita sopra., La comunità creativa e culturale è centrale nell’influenzare il modo in cui le persone e i policy maker rispondono all’emergenza climatica e nel diventare propulsore di una conversione ecologica attraverso l’adozione di pratiche e modelli sostenibili.
In conclusione, riteniamo che il ragionamento collaborativo su un glossario condiviso rivesta una notevole importanza, soprattutto in avvio dei percorsi formativi, in quanto le parole sono strumento fondamentale per tenere insieme dimensioni differenti, partendo da quella culturale e integrando quella sociale, economica e non ultima di responsabilità ambientale.