Il DPCM 14 gennaio 2021 dispone, all’articolo 1, comma 10, lettera z), che a decorrere dal 15 febbraio 2021 sono consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della Funzione Pubblica e validati dal Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 2 dell’ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile.
Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha quindi pubblicato il “Protocollo di svolgimento dei concorsi pubblici”, validato dal CTS (Comitato tecnico-scientifico).
Sarà quindi possibile, dal 15 febbraio 2021, tornare a effettuare le prove selettive dei concorsi pubblici in presenza. Le disposizioni sono però comprensibilmente ancora molto rigide e prevedono – oltre a misure igienico-sanitarie, requisiti per le aree di svolgimento delle prove, regole per la gestione dell’accesso, della seduta e dell’uscita dei candidati, ecc. – il limite massimo di 30 candidati in sede o per sessione.
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