La Corte costituzionale nella camera di consiglio del 3 luglio 2013 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma e del taglio delle Province. In particolare sono incostituzionali l’art. 23 del D.L. 201/11 (cd salva-Italia), che trasformava le Province in enti di secondo livello, e gli artt. 17 e 18 del D.L. 95/12 (cd spending review), che disponevano la cancellazione e il conseguente accorpamento di circa metà delle Province.
Nel comunicato stampa della Consulta (scaricabile cliccando qui) si legge che il “decreto legge, atto destinato a fronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza, è strumento normativo non utilizzabile per realizzare una riforma organica e di sistema quale quella prevista dalle norme censurate nel presente giudizio”.