Il miglioramento della prestazione energetica come obiettivo di buona amministrazione: una strada possibile

Alla luce dell’attuale situazione economico-finanziaria internazionale e, più nel dettaglio, di quella nazionale, corre l’obbligo, oggi più di ieri, di adottare politiche di efficientamento energetico da parte delle pubbliche amministrazioni – così l’Assessore all’Ambiente e al Clima della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, che ha aperto il il convegno su “I contratti EPC per l’efficientamento energetico dopo il D.Lgs. 73/2020, la legge 120/2020 e la legge delega di riforma dei contratti pubblici”, organizzato da Promo PA Fondazione con il patrocinio della Regione Lombardia. La crisi energetica,- ha affermato Cattaneo – unita al conseguente aumento dei costi in bolletta, rendono necessarie scelte che siano a tutela sì degli operatori e degli utenti, ma ancor più all’ambiente che ci circonda. Per questi motivi l’incontro organizzato da Promo PA, come ha sottolineato il Presidente della Fondazione Gaetano Scognamiglio in apertura, è funzionale anche all’attuazione degli obiettivi di transizione ambientale previsti dal PNRR.

Obiettivi realizzati proprio con i contratti EPC dalla Città Metropolitana di Milano, nella cui sede si è svolto il 6 luglio scorso il convegno, che con il consigliere delegato Roberto Maviglia ha raccontato l’esperienza ad oggi più avanzata in Italia ed in Europa, avendo aggiudicato una gara per l’efficientamento di ben 120 edifici scolastici, in una logica di sistema grazie anche al supporto tecnico della Fondazione Cariplo.

 

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Obiettivo dell’incontro, moderato da Ioletta Pannocchia, Direttore generale di Promo PA Fondazione di Lucca, è stato sensibilizzare i soggetti della PA sul Partenariato Pubblico Privato con contratti di efficientamento energetico, ribadendo l’effetto moltiplicatore che questo strumento potrebbe avere con l’utilizzo dei fondi del PNRR.

La Legge 78/2022 “Delega al Governo in materia di contratti pubblici” all’Art 1. lett. z prevede un forte incentivo al ricorso a procedure flessibili, quali il dialogo competitivo, il partenariato per l’innovazione, le procedure per l’affidamento di accordi quadro e le procedure competitive con negoziazione, per la stipula di contratti pubblici complessi e di lunga durata, garantendo il rispetto dei principi di trasparenza e di concorrenzialità. Più di così il legislatore delegante non poteva fare per favorire l’utilizzo di questi nuovi strumenti da parte delle PA.– commenta Mario Pilade Chiti, Professore emerito di Diritto Amministrativo presso l’Università di Firenze. Vedremo presto le scelte del legislatore delegato.

Siamo riusciti a spiegare con parole chiare un argomento che sicuramente è complesso e articolato, ma soprattutto ancora poco conosciuto dalle amministrazioni e dagli enti locali – afferma Marco Tranquilli, Responsabile del Gruppo di Lavoro Vademecum EPC/PPP del DIPE (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri), che ha illustrato le indicazioni della ‘Guida PPP & Contratti di Prestazione Energetica (EPC)’ emanata dal DIPE . Un grazie a Promo PA per aver organizzato questa tavola rotonda, un momento di confronto utile ed attuale sia per le pubbliche amministrazioni che per gli operatori del settore.

Nella sessione pomeridiana, sono state illustrate buone pratiche di Partenariato Pubblico Privato per lo sviluppo dei contratti di rendimento energetico già realizzate da aziende leader del settore, una guida utile per chi volesse intraprendere questa strada, come Gruppo Renovit con interventi, fra gli altri, nei comuni di Brescia e Cologno Monzese, rispettivamente nella riqualificazione degli impianti termici e nell’adeguamento del sistema delle gallerie e Tecno Service Srl,- con Renovit sponsor del convegno – che ha fornito un quadro sistemico di cosa dovrebbe essere un progetto ben fatto di contratto di efficientamento energetico, vale a dire avere una visione d’insieme, olistica del sistema. E’ proprio conoscendo il sistema in ogni sua parte che si otterrà un risparmio effettivo – afferma il presidente di Tecno Service Pietro Saloi; chi redige un progetto di efficientamento energetico deve conoscere l’argomento in maniera approfondita ed occorre prevedere, per la tutela di tutti, sia un comitato di sorveglianza, che segua l’andamento reale del progetto e le varie scadenze, sia l’utilizzo di formule chiare e verificabili per il calcolo del risparmio energetico. Il convegno ha voluto lanciare un messaggio chiaro agli enti locali e alle amministrazioni pubbliche e cioè come un gruppo di imprese possa gestire la manutenzione e il miglioramento degli edifici pubblici attraverso un investimento privato: le imprese sono pronte ad investire e a fare sistema – spiega l’Energy Manager Stefano Maestrelli, per un miglioramento degli enti pubblici e dell’efficienza energetica, che si traduce in una riduzione delle emissioni contro il riscaldamento globale a favore della salute dei cittadini.

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