E’ arrivato in Commissione Lavori pubblici del Senato il testo della riforma degli appalti che dovrebbe recepire le direttive europee e portare ad un nuovo testo che mette insieme Codice e Regolamento con un numero di articoli non superiore a 250. Molte le novità: dall’introduzione dei «criteri reputazionali» per valutare le imprese e le stazioni appaltanti al potenziamento dei poteri e delle funzioni affidate all'Anac ai nuovi criteri di formazione delle commissioni aggiudicatrici. L’obiettivo è arrivare a procedure semplificate che al tempo stesso consentano di limitare l’uso abnorme degli affidamenti diretti, spingendo sulla valorizzazione della qualità anche attraverso l’impulso all’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
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