Con la Determinazione 2/2015 l'ANAC ha definito le modalità operative per la presentazione delle candidature all'elenco dei soggetti aggregatori. La Determinazione fa seguito ai DPCM 11/11/2014 e 14/11/2014 con i quali è iniziato il processo di riduzione delle Stazioni Appaltanti dalle circa 32 mila al momento esistenti a 35 su tutto il territorio nazionale.
Secondo il DPCM 11 novembre 2014 per poter entrare a far parte dei soggetti aggregatori i vari enti (tra cui Città metropolitane, province, associazioni, unioni e i consorzi di enti locali) devono aver avviato procedure per l’acquisizione di beni e servizi per almeno 200 milioni nell'ultimo triennio e comunque con un valore minimo di 50 milioni di euro per ciascun anno. Tra i soggetti aggregatori entreranno di diritto il Consip e una centrale di committenza per ogni regione; gli altri soggetti che vogliono rientrare nei 35 potranno richiedere l’iscrizione nell’elenco secondo le modalità che l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) specificherà con una sua determinazione.
Il DPCM 14 novembre 2014 istituisce il tavolo tecnico dei soggetti aggregatori, composto da un rappresentante della presidenza del Consiglio dei ministri, un rappresentante del ministero dell'Economia e i rappresentanti dei soggetti aggregatori. Tra i compiti del tavolo tecnico: la raccolta dei dati sulle previsioni di acquisto di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, la pianificazione delle iniziative di acquisto dei soggetti aggregatori, la condivisione delle metodologie a supporto delle attività di aggregazione e centralizzazione, il monitoraggio delle attività e dei risultati dell'aggregazione e centralizzazione degli acquisti, il supporto tecnico ai programmi di razionalizzazione della spesa, la promozione dell’uso di piattaforme informatiche e la collaborazione con i soggetti istituzionali competenti in materia di acquisti pubblici.