“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo l’assenza di malattie o infermità”
Organizzazione Mondiale della Sanità, 1948
E’ da questa rivoluzionaria dichiarazione dell’OMS che hanno preso avvio una serie di studi destinati a suffragare quella che oggi è una vera e propria evidenza scientifica, ossia che la cultura ha effetti positivi sulla salute delle persone, in termini di allungamento della vita, benessere mentale/psicologico e benessere fisico.
A livello internazionale, da più parti si sollecita l’intervento dei policy makers per garantire sempre più condizioni di benessere e di salute e, quindi, una migliore qualità della vita per tutti i cittadini, anche per coloro in condizioni di fragilità e vulnerabilità sociale.
Tale impegno rientra sia negli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare nei goals n.3 “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” e il n. 11 “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”, sia nelle linee di azione suggerite dall’OMS.
Attraverso la pubblicazione di un censimento di oltre 3000 tra studi e 900 ricerche intitolato “What is the evidence of the role of the arts in improving health and well-being?”, nel 2019 l’OMS ha confermato il ruolo primario delle arti e della cultura nella prevenzione, nel trattamento e nella gestione di patologie e nella promozione della salute.
in questo quadro la città di Parma nel suo ruolo di Capitale Italiana della Cultura 2020+21, ha avviato un progetto per rafforzare le politiche di welfare culturale sul territorio.
Parma 2020+21: un percorso per il consolidamento delle politiche di welfare culturale a Parma e in Emilia Romagna
Nel solco della riflessione sopra tratteggiata la città di Parma, nel suo ruolo di Capitale Italiana della Cultura 2020+21, ha avviato un progetto per rafforzare le politiche di welfare culturale sul territorio.
La città ha infatti intrapreso il percorso di Capitale poiché fermamente convinta del ruolo della cultura quale elemento di benessere per la comunità, veicolo di sviluppo sociale ed economico, luogo di libertà e democrazia, spazio e tempo di inclusione e di crescita individuale e comunitaria.
Il progetto intende sostenere una riflessione collettiva che possa portare a una collaborazione stabile tra istituzioni culturali, socio-sanitarie ed educative, nella prospettiva di costruire, partendo dall’esistente – competenze, esperienze, bisogni territoriali − veri e propri servizi di welfare culturale al cittadino, cross over tra cultura e salute.
Il percorso, nel suo complesso, include le azioni a seguire:
- un’indagine sullo stato dell’arte dei progetti tra cultura e salute, da svilupparsi sul territorio regionale;
- un convegno di studi – internazionale – sul tema, per condividere una riflessione sullo stato dell’arte post COVID del dialogo tra cultura e salute con il sistema nazionale e le città della cultura, sensibilizzare gli stakeholders locali e presentare il progetto generale di welfare culturale di Parma Capitale della Cultura;
- una serie di workshop di confronto e approfondimento, con la partecipazione di esperti, amministratori e attori delle progettualità e policy in essere tra cultura e salute, per approfondire i temi di interesse specifico, attivare processi e avviare la progettazione dei servizi integrati;
- un programma di attività formative dedicate agli operatori socio-sanitari;
- l’organizzazione di esperienze performative (artistico – teatrali e/o musicali) nei quartieri della città di Parma al fine di coinvolgere la cittadinanza e misurare gli effetti della partecipazione culturale sui singoli individui;
- un percorso di misurazione e monitoraggio degli effetti della cultura svolto attraverso erogazione di questionari sul pubblico delle attività del dossier di Parma 2020+21 e degli altri progetti che vorranno collaborare all’iniziativa.
Le azioni sopra elencate si svilupperanno anche nell’ambito del protocollo d’intesa “in materia di salute della città” firmato dal Comune di Parma con le principali organizzazioni sanitarie della città.
L’indagine sullo stato dell’arte dei rapporti tra cultura, sanità e welfare
Perché si sviluppino vere e proprie politiche di settore è determinante conoscere lo scenario territoriale in cui si opera, così da strutturare processi di conoscenza, informazione e cooperazione tra gli stakeholder ed individuare con precisione i target di riferimento per i quali sperimentare la stabilizzazione dell’alleanza tra i servizi culturali, sanitari, socio-assistenziali ed educativi.
Si tratta di un’operazione indispensabile se si vogliono produrre impatti significativi sul piano del benessere individuale e della salute per sezioni ampie della popolazione, con riflessi sul benessere collettivo.
Lo strumento scelto per definire tale quadro è una indagine conoscitiva da realizzare attraverso una mappatura – mediante questionario on line -, che si pone l’obiettivo di far emergere il capitale di esperienze, competenze e collaborazioni già in essere sul territorio, ma anche far emergere l’interesse potenziale e le criticità nello sviluppo di tale rapporto.
La ricognizione, curata dalla Dr.ssa Francesca Velani, Vicepresidente di Promo PA Fondazione e Coordinatrice di Parma 2020+21, ha prodotto una serie di dati tramite sollecitazione di un universo composto da oltre diecimila contatti, che rappresentano la preziosa base di partenza per l’emersione e il rafforzamento di policies nell’ambito del welfare culturale.
La popolazione di interesse è costituita dalle organizzazioni culturali, socio-sanitarie ed educative di alta formazione presenti sul territorio regionale, e dai referenti degli enti locali per le medesime aree.
Metodologia della rilevazione e attività
L’indagine si è sviluppata in particolare rispetto ad una serie di sotto-ambiti declinati a partire dalle aree di impatto di arte e cultura sulla salute già censite dall’OMS nella ricerca citata:
- cultura e prevenzione
- cultura e promozione della salute
- cultura e gestione/trattamento di patologie
- cultura e relazione di cura
- cultura, inclusione e coesione sociale
Ai fini di una ricognizione e mappatura delle pratiche in essere e dei soggetti attivi sul tema, è stato realizzato un database del territorio emiliano contenente i riferimenti mail delle singole organizzazioni pubbliche e private, parte del sistema socio-sanitario e culturale regionale.
La somministrazione del questionario è avvenuta tramite piattaforma digitale Lime Survey al database di contatti di cui sopra e la compilazione è durata un mese circa, dalla metà del mese di marzo 2021 alla metà del mese di aprile. Il questionario si compone prevalentemente di domande a risposta chiusa (a scelta multipla, ordine di classificazione etc.) e di alcune domande aperte utili alla qualificazione/descrizione delle progettualità realizzate rispetto a determinati elementi di interesse.
Il questionario è rivolto a soggetti attivi e non attivi:
- Il questionario rivolto ai soggetti attivi sul tema rileva i sotto-ambiti e le modalità di intervento delle organizzazioni, la tipologia di progetti realizzati, l’interesse verso singoli sotto-temi, le esigenze che gli operatori rilevano a livello sistemico per lo sviluppo della tematica cultura e benessere, la rilevanza che attribuiscono a possibili azioni da parte dei policy makers, il proprio grado di conoscenza del tema e la disponibilità a collaborare per la co-progettazione e sperimentazione di servizi di welfare culturale.
- Il questionario rivolto ai soggetti non attivi indaga le motivazioni che ostacolano possibili progettualità in tale ambito, l’interesse verso ipotetici ambiti di intervento, esigenze a livello sistemico, il proprio grado di conoscenza della tematica e l’eventuale disponibilità a collaborare a tavoli di lavoro e altre iniziative sul tema
L’indagine prevede, inoltre, un approfondimento di natura qualitativa attraverso analisi desk, interviste semi-strutturate e focus group. L’obiettivo è quello di rilevare e caratterizzare le principali buone pratiche in essere sul territorio della provincia di Parma e le principali linee di intervento ed esperienze in materia di alcuni stakeholders regionali e, infine, attraverso i focus group, approfondire natura, ostacoli, esigenze e potenzialità della collaborazione tra settore culturale e settore socio-sanitario sul territorio regionale.
Gli esiti dell’indagine in sintesi sono consultabili a questo linke sono stati diffusi pubblicamente attraverso un report e condivisi in un evento di restituzione dei risultati.
Partner del progetto
Hanno già aderito e collaborano all’iniziativa la Regione Emilia Romagna, i firmatari del protocollo per Parma “Healthy City” – Università di Parma, Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma, Azienda Ospedaliero-Universitaria e Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Parma -, il CSV Emilia – Centro Servizi Volontariato per Parma Piacenza e Reggio Emilia e l’AGIS – Associazione generale italiana dello spettacolo nazionale e regionale.
Ulteriori informazioni su PARMA2020+21