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Questo studio rappresenta un ideale prosieguo della ricerca su La gestione pubblico-privato in sanità. Modelli di sperimentazioni ed innovazioni gestionali a confronto, condotta da PROMO PA FONDAZIONE nel 2018, su iniziativa della Clinica Toscana di Riabilitazione Spa, attraverso una indagine sul campo, i cui risultati sono stati presentati a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità il 21 giugno 2019, con l’obiettivo di colmare il gap conoscitivo, a quel momento riscontrato, in riferimento ai modelli di gestione mista pubblico-privato, aggiornando con i dati delle sperimentazioni attivate nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale e individuando le differenti soluzioni, nonché i modelli organizzativi sviluppati.
Con la ricerca condotta nel 2018 è stato ricostruito lo stato dell’arte delle scelte regionali, analizzando alcuni casi aziendali, per far emergere le buone prassi, i punti di forza e di debolezza del modello adottato e le possibili implicazioni manageriali orientate all’erogazione di servizi ad elevati standard di efficienza, efficacia, economicità e qualità in un contesto regolamentare che ha come riferimenti, fra gli altri, la legge finanziaria del 1992, il D.Lgs. n. 502/1992, di riordino della disciplina in materia sanitaria, e i D.Lgs. n. 175/2016 e n. 100/2017 in materia di partecipate pubbliche.
A partire da questa premessa, si sono aperte nuove domande, alle quali l’attuale ricerca risponde per approfondire i modelli di governance utilizzati, ricostruire il quadro dei risultati gestionali prodotti e individuare il necessario coordinamento con la normativa in materia di partecipate, ipotizzando possibili adeguamenti regolamentari che tengano conto delle caratteristiche delle sperimentazioni gestionali, per farle uscire da un limbo statico in cui erano state in qualche modo dimenticate, per riemergere, quasi per magia, col decreto legislativo 175 sulle partecipate pubbliche.
Il lavoro di ricerca è stato condotto radiografando 13 Enti [1], che hanno accettato di parteciparvi, fra i quali, in Toscana la Clinica Toscana di Riabilitazione e Auxilium Vitae di Volterra , con lo scopo di fare il punto sulla vita e sulle attività di Istituti, che per quanto marginalizzati nel dibattito sulla sanità, hanno dimostrato ottime performance nel loro campo, con la capacità di fornire prestazioni sempre di livello e spesso eccellenti.
Non sono stati presi in esame altri Enti che, pur adottando una forma privatistica societaria, non presentano nessuna forma di partecipazione da parte di un soggetto pubblico. Parimenti, non fanno parte dei casi presi in considerazione le società a completa partecipazione pubblica, proprio perché dal punto di vista della ricerca l’elemento di interesse deriva dall’apporto del privato nelle sperimentazioni gestionali e sugli assetti societari.
La ricerca è articolata in 4 capitoli. Nel Cap. 1 sono descritti i dati di contesto sulle forme di gestione originate in esito alle sperimentazioni gestionali, illustrando quali sono i soggetti che compongono il campo d’indagine, la loro composizione societaria, una minuziosa ricostruzione della fisionomia giuridica rispetto alle fasi di sperimentazione, stabilizzazione e consolidamento, le performance economico-finanziarie, il valore della produzione, il costo del personale ed i risultati di gestione. I dati sono stati recuperati dai bilanci di esercizio chiusi al momento della redazione del testo (anni 2018, 2017 e 2016), dalle relazioni ai bilanci e dalle visure camerali degli Enti.
Nel Cap. 2 si trova un approfondito inquadramento normativo del perimetro regolamentare, che si applica alle società derivanti da sperimentazione gestionale con riferimento all’attuale assetto delle società partecipate. Si introduce dapprima la parabola normativa e alla luce dell’esigenza di una razionalizzazione delle partecipate si descrive la disciplina delle società miste pubblico-private originate dalle sperimentazioni gestionali nel Testo Unico delle società a partecipazione pubblica (D.Lgs. n. 175/2016) per quanto applicabile. Infine, si puntualizzano gli aspetti peculiari che le contraddistinguono e che le definiscono per differenziazione sostanzialmente come un di cuius rispetto alla disciplina ordinaria. Gli aspetti peculiari trattati riguardano le partecipazioni consentite ed il ruolo delle società originate da sperimentazione gestionale, la partecipazione del soggetto privato, il regime del personale, con i limiti connessi alla deroga rispetto agli artt. 19 e 25 del D.Lgs. n. 175/2016 in tema di regime contrattuale dei dipendenti.
Il Cap. 3 è dedicato alla descrizione dei modelli di governance in essere, attraverso l’esame di 5 casi di studio: Auxilium Vitae Volterra; Centro Ortopedico di Quadrante – COQ Spa; Clinica Riabilitazione Toscana – CRT Spa; Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie di alta specializzazione – ISMETT Srl; Società Assistenza Acuzie e Postacuzie – SAAPA Spa.
L’ultima parte del rapporto (Cap. 4) è dedicata alle osservazioni conclusive, che contengono una sintesi dei risultati e alcune considerazioni per migliorare l’approccio al tema e soprattutto la circolazione delle informazioni tra le strutture esistenti, delineando alcune prospettive future.
[1] Auxilium Vitae Volterra Spa, Centro Ortopedico di Quadrante (COQ) Spa, Cittadella Sociosanitaria di Cavarzere Srl, Clinica di Riabilitazione Toscana (CRT) Spa, Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma Onlus, Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) Srl, Istituto Prosperius Tiberino Spa, Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (IRST) Srl, Ospedale di Sassuolo Spa, Radiosurgery Center Srl, Società Assistenza Acuzie e Postacuzie (SAAPA) Spa, Valmontone Hospital Spa
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