La Via Francigena è uno dei più importanti Itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa, un percorso lungo oltre duemila chilometri che dall’Inghilterra attraversa il vecchio continente passando per Francia e Svizzera, per giungere fino in Italia.
In Lombardia, la Via si snoda per circa 120 km da Palestro, attraverso Robbio, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Pavia, Belgioioso, Santa Cristina e Bissone, Chignolo Po, Lambrinia, Orio Litta fino a Corte Sant’Andrea, dove si trova l’imbarco dei pellegrini che vogliono proseguire il cammino oltre il Po.
Regione Lombardia è socio fondatore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene e collabora attivamente con le Province di Lodi e Pavia, le altre Regioni italiane ed europee e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la valorizzazione dei territori attraversati dal percorso e anche per il miglioramento dell’offerta turistico-culturale.
Nel 2016 è stata approvata la legge regionale n. 25 “Politiche regionali in materia culturale – Riordino normativo” che, con i suoi 46 articoli, ha riorganizzato in un unico corpus organico le materie di competenza regionali in ambito culturale introducendo nuovi strumenti di programmazione e finanziamento.
La legge prevede una misura specifica sugli Itinerari Culturali (art. 20), oltre alla la costituzione di tavoli di confronto (art.11) e all’attuazione di piani integrati della cultura (art.37) per la promozione di progettualità pubbliche private, integrate e multisettoriali.
In Lombardia, la Via si snoda per circa 120 km da Palestro, attraverso Robbio, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Pavia, Belgioioso, Santa Cristina e Bissone, Chignolo Po, Lambrinia, Orio Litta fino a Corte Sant’Andrea, dove si trova l’imbarco dei pellegrini che vogliono proseguire il cammino oltre il Po.
Regione Lombardia è socio fondatore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene e collabora attivamente con le Province di Lodi e Pavia, le altre Regioni italiane ed europee e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la valorizzazione dei territori attraversati dal percorso e anche per il miglioramento dell’offerta turistico-culturale.
Nel 2016 è stata approvata la legge regionale n. 25 “Politiche regionali in materia culturale – Riordino normativo” che, con i suoi 46 articoli, ha riorganizzato in un unico corpus organico le materie di competenza regionali in ambito culturale introducendo nuovi strumenti di programmazione e finanziamento.
La legge prevede una misura specifica sugli Itinerari Culturali (art. 20), oltre alla la costituzione di tavoli di confronto (art.11) e all’attuazione di piani integrati della cultura (art.37) per la promozione di progettualità pubbliche private, integrate e multisettoriali.
L’analisi ha coinvolto:
- 32 Comuni delle provincie di Pavia e Lodi
- I Comuni di Piacenza e Vercelli
- Le Provincie e CCIAA di Pavia e Lodi
- Il Segretariato Regionale MiBACT e le Soprintendenze di Pavia e Lodi
- Le Diocesi di Pavia e Lodi
- 21 Associazioni Turistico/Culturali e Proloco.
Obiettivi
- definire lo stato dell’arte dei servizi e delle attività in corsa o in fase di programmazione sul Cammino nel tratto lombardo;
- delineare le azioni di valorizzazione del tratto lombardo della Via Francigena da parte di Regione Lombardia;
- focalizzare i punti di forza del sistema, le opportunità di collaborazione pubblico/privata e le sinergie tra istituzioni.
Metodologia e output
La ricognizione è stata effettuata tramite questionario on line, erogato tramite piattaforma Lime Survey.
L’erogazione del questionario è stata supportata da un recall telefonico a circa il 70% dell’universo dei rispondenti, così da assicurarsi la risposta di tutti i comuni lungo il percorso e delle principali istituzioni (CCIAA e Provincie).
A conclusione dell’indagine è stato elaborato un report finale presentato il 19 gennaio 2018, nell’ambito dell’incontro #LombardiaperlaCultura – Cammini, identità, spiritualità, organizzato da Regione Lombardia in collaborazione con la CCIAA di Pavia.